Oggi è il 4 Novembre, Giornata dell'Unità Nazionale

Le celebrazioni istituzionali si sono tenute nella mattinata di domenica. Pubblichiamo gli interventi del Sindaco Alessia Borroni e i brani tratti dal volume "Parole e Volti - In memoria dei sevesini caduti nelle guerre del ventesimo secolo"

Data :

4 novembre 2024

Oggi è il 4 Novembre, Giornata dell'Unità Nazionale
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Descrizione

Si sono tenute domenica mattina le celebrazioni ufficiali della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Di seguito pubblichiamo i due interventi istituzionali del Sindaco Alessia Borroni letti prima in piazza Italia, a Baruccana, alla deposizione della corona presso la lapide dei caduti e poi in piazza IV Novembre presso il monumento dei Caduti.

"Cari concittadini,

oggi ci troviamo insieme per celebrare il 4 novembre, una data che porta con sé un valore speciale: l’Unità Nazionale e le Forze Armate. È una giornata istituita ormai più di cento anni fa, nel 1922, per rendere omaggio a tutti coloro che hanno dato la vita per la nostra patria. Questa celebrazione non è solo un richiamo alla storia, ma anche un momento di profonda riflessione sul significato del sacrificio, del coraggio e del servizio.

Il 4 novembre 1918, con la firma dell'Armistizio di Villa Giusti, l'Italia completò il suo lungo e sofferto percorso di unificazione. Da quel giorno, il nostro Paese ha potuto considerarsi finalmente unito, e ogni anno rendiamo omaggio a quel momento fondamentale, ricordando il Milite Ignoto, il simbolo di tutti i caduti senza nome della Prima Guerra Mondiale. Questo soldato senza identità rappresenta non solo coloro che hanno dato la vita per la patria, ma anche l'ideale di sacrificio che accomuna tutti gli italiani e tutte le italiane.

In questa giornata, però, il nostro pensiero non si limita ai caduti del passato, ma va anche ai tanti che ogni giorno si impegnano per la sicurezza, la pace e il benessere comune. Le Forze Armate italiane, insieme ai corpi civili, sono sempre pronte a intervenire, non solo per difendere i nostri confini ma anche per portare soccorso e aiuto durante le emergenze e le catastrofi. Non dimentichiamo, infatti, gli sforzi che questi uomini e donne compiono costantemente in situazioni difficili, sia in patria che all’estero.

Inoltre, oggi volgiamo lo sguardo anche alla recente tragedia dell’alluvione in Spagna, pensando a tutte le persone che hanno sofferto e soffrono ancora per i danni subiti. Questi eventi ci ricordano quanto le sfide globali, come i cambiamenti climatici, siano urgenti e impattino su tutti noi, richiamandoci a una maggiore responsabilità collettiva. In momenti come questi, la solidarietà diventa fondamentale e le Forze Armate, insieme alle strutture civili, rispondono con prontezza, garantendo protezione e aiuto a chi ne ha bisogno.

Celebriamo oggi, quindi, non solo i nostri soldati, ma anche la loro missione di difesa e di soccorso, il loro impegno per garantire il nostro presente e costruire un futuro più sicuro per le prossime generazioni. Questo 4 novembre sia per noi tutti un’occasione per rinnovare l’impegno verso un’Italia più unita e una società che sappia superare le divisioni, promuovendo valori come la solidarietà e l’umanità.

Rivolgiamo un profondo ringraziamento a tutti coloro che ogni giorno lavorano per il nostro Paese, mettendo il bene comune al primo posto. Il loro esempio ci ispiri a fare lo stesso, ciascuno nel proprio ambito, per rendere l’Italia un Paese sempre migliore.

Viva le Forze Armate! Buon 4 novembre a tutti".

"Cari concittadini,

oggi ci riuniamo per celebrare una giornata di profondo significato: il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Istituita nel 1922, questa giornata rappresenta un'importante occasione per onorare coloro che hanno sacrificato tutto per il nostro Paese, alimentando il senso di appartenenza e di gratitudine che ci unisce.

È un momento per riflettere sul valore del servizio e del coraggio di chi, ogni giorno, si dedica alla nostra sicurezza e alla nostra libertà. Rivolgiamo la nostra riconoscenza alle Forze Armate e a tutti coloro che considerano il dovere e l’altruismo come una missione di vita, ricordandoci dell’importanza della comunità e del bene comune.

Il 4 novembre 1918 segna un momento cruciale per l'Italia, con l'Armistizio di Villa Giusti, che ha visto il nostro Paese completare la sua unificazione sotto un’unica bandiera. Oggi rendiamo omaggio ai caduti della Prima Guerra Mondiale, in particolare al Milite Ignoto, simbolo di tutti i giovani che, senza nome, hanno lasciato un segno indelebile nella nostra storia per difendere la libertà e l'unità.

Questa data non è solo un numero sul calendario: è un simbolo di unità, sacrificio e impegno per la Patria, un'eredità preziosa che ci esorta a riconoscere il valore di chi ha dato tutto per la nostra nazione. Dai sacrifici di allora è nato un profondo sentimento che ci ha guidati verso la costruzione di una società fondata sulla pace e sui valori democratici, un’esperienza collettiva che ci ha uniti come popolo, rafforzando il nostro senso di appartenenza alla nazione.

Celebrare il 4 novembre deve essere un momento di commemorazione, ma anche un'opportunità per rinnovare il nostro impegno verso una società più unita, solidale e giusta, in memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la Patria.

In questo giorno di celebrazione, non possiamo dimenticare i tragici eventi che hanno colpito la Spagna. L’alluvione che ha devastato Valencia ha causato vittime e sofferenza. Siamo vicini al popolo spagnolo ed esprimiamo la nostra solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia, ricordando quanto siano fragili e preziose le vite umane, e quanto sia fondamentale essere solidali di fronte alle sfide del cambiamento climatico. Questi eventi tragici ci avvertono: i cambiamenti climatici sono una realtà con cui dobbiamo confrontarci. Tempeste e inondazioni, sempre più frequenti e devastanti, ci ricordano la nostra vulnerabilità di fronte alla natura. Eppure, nonostante questa condivisione di vulnerabilità, continuiamo a combatterci l'un l'altro.

Troppo spesso, quando le calamità ci colpiscono, dimentichiamo la nostra unità e ci lasciamo dividere da conflitti e incomprensioni, ignorando che la vera minaccia oggi non è l’uomo contro l’uomo, ma la nostra capacità di affrontare le sfide di un futuro incerto per il nostro pianeta.

Siamo qui non per celebrare una vittoria su qualcuno, ma per commemorare il valore della libertà, dell’unità e l’inestimabile valore della pace, nonché l’inutilità della violenza. Oggi ricordiamo anche tutti coloro che lavorano per proteggerci e assisterci nei momenti di difficoltà. Le Forze Armate italiane, insieme a tanti corpi civili, sono sempre in prima linea, non solo per la difesa, ma anche per l’aiuto umanitario e il soccorso quando l'emergenza si presenta. Li abbiamo visti operare durante alluvioni, terremoti e molte altre tragedie che hanno colpito il nostro Paese e oltre. Spesso sono loro a prestare le prime cure, a salvare vite e a rischiare la propria per proteggere la nostra.

L’Italia ha dimostrato di sapersi rialzare molte volte, affrontando crisi, catastrofi e difficoltà. Questo è il profondo significato dell'Unità Nazionale: essere solidali, riconoscendo che insieme siamo più forti e che la diversità, lungi dall’essere una divisione, è una ricchezza.

Ecco perché oggi è fondamentale ribadire il nostro sostegno e la nostra stima per le Forze Armate. Troppo spesso, per ignoranza o pregiudizio, si levano accuse di razzismo o discriminazione nei confronti dei nostri militari. Queste voci, purtroppo, non comprendono il sacrificio e la dedizione di chi indossa la divisa. Non sanno quanto amore per la patria e per il prossimo ci sia dietro ad ogni scelta e ad ogni missione.

Essere dalla parte delle Forze Armate non significa chiudere gli occhi su errori o criticità, ma riconoscere che la loro missione è, prima di tutto, quella di servire. Sono uomini e donne che, al di là della propria vita privata, hanno scelto di mettere il bene comune al di sopra di tutto, e per questo meritano il nostro rispetto.

Oggi, quindi, ribadiamo che saremo sempre dalla parte delle Forze dell'Ordine, sempre vicini a chi lotta per la giustizia, la sicurezza e la pace. Celebrare il 4 novembre è un modo per dire "grazie" a chi dedica la propria vita al servizio della nazione e dei cittadini, spesso in silenzio, senza clamore, ma con un impegno e una dedizione che rappresentano il meglio del nostro Paese.

Permettetemi di aggiungere che questo giorno è anche l’occasione per rendere omaggio alla nostra Polizia Locale, spesso fraintesa nel suo ruolo e nelle sue funzioni. La Polizia Locale non è solo controllo e sanzione: è il nostro primo punto di contatto con le istituzioni, una presenza rassicurante e un punto di riferimento nella comunità. Ogni giorno, gli agenti lavorano per ascoltare e mediare, risolvere conflitti e offrire sostegno, anche quando il loro impegno passa inosservato. È un lavoro che richiede empatia e dialogo, essenziale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti.

In ogni intervento, i nostri agenti dimostrano il loro impegno sincero e la loro dedizione al bene della comunità. La Polizia Locale collabora con tutte le altre forze dell’ordine, costruendo una rete di sicurezza per la nostra città. È un lavoro complesso, che richiede competenza e capacità di ascolto, ma anche una grande disponibilità verso il prossimo.

Quest'anno abbiamo assistito a una potenziata collaborazione con altre forze di polizia e a progetti regionali, come il "Progetto Regionale Parco delle Groane", che ha rafforzato il contrasto allo spaccio di stupefacenti e la sicurezza dei cittadini. Sono stati realizzati numerosi servizi congiunti di controllo del territorio con il personale della Stazione Carabinieri di Seveso e della Polizia di Stato della Questura di Monza e Brianza. Grazie alla collaborazione con le unità cinofile della Polizia Locale di Monza e con la Guardia di Finanza, il Comando ha gestito controlli antidroga e attività di monitoraggio. Inoltre, le sinergie con ATS Monza e Brianza e l’Agenzia Dogane e Monopoli hanno contribuito alla tutela ambientale e alla salute pubblica.

Nell’ambito della polizia ambientale e amministrativa, sono state gestite circa 50 manifestazioni pubbliche, con controlli su attività economiche e produttive per garantirne la conformità alle normative. L'introduzione del vigile ecologico ha permesso di realizzare circa 90 servizi e oltre 600 controlli igienicoambientali, identificando 130 violazioni legate alla gestione dei rifiuti.

In ambito di polizia giudiziaria, il Comando ha intensificato il presidio delle aree a rischio, con controlli su 1.500 persone, registrando 125 violazioni e emettendo 8 DASPO urbani. Le azioni contro lo spaccio hanno portato a 14 sequestri e a una maggiore presenza nelle aree critiche. Grazie a controlli intensificati e a una diminuzione dei fenomeni di illegalità, è aumentata la percezione di sicurezza tra i cittadini.

Esprimo la mia più profonda gratitudine a tutte le Forze Armate, alla Polizia Locale e a tutti coloro che ogni giorno, in silenzio, lavorano per la nostra sicurezza, per il nostro benessere e per mantenere la nostra società unita e protetta. Grazie per ciò che fate e per il vostro impegno che va ben oltre il semplice dovere, dimostrando ogni giorno di credere in un’Italia migliore e in un mondo più giusto.

Concludo augurando a tutti voi una giornata di riflessione, consapevolezza e impegno verso un futuro più unito, superando le divisioni e costruendo una società in cui la vera forza non risieda nelle armi, ma nella solidarietà e nella capacità di comprensione.

Viva le Forze Armate! Buon 4 novembre a tutti!".

 

Durante le celebrazioni sono state lette le biografie e ricordate le gesta di tre soldati scelti da un elenco di 73 nomi tra i caduti e dispersi sevesini durante la prima guerra mondiale. I brani (che abbiamo allegato qui sotto) sono tratti dal volume (custodito presso la nostra biblioteca civica) Parole e Volti - In memoria dei sevesini caduti nelle guerre del ventesimo secolo. Quest'anno sono stati Raffaele Gilardino "il primo nostro morto", Adolfo Pagani e Angelo Marzorati. E' nelle intenzioni ripetere l'iniziativa anche nei prossimi anni. 

Ricordiamo, inoltre, che in biblioteca è aperta ai visitatori la mostra a cura di Controluce "Memoria di Memorie. Da Sarajevo alla vittoria mutilata". Sempre in biblioteca mercoledì alle 21 presenteremo il libro "Alla maniera dei briganti. La Grande Guerra del Capitano Ettore Cavalli" di Giorgio Cavalli. Ingresso libero.

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Allegati

LETTURE PAROLE E VOLTI

Ultimo aggiornamento: 4 novembre 2024, 12:26

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