Descrizione
Lo scorso mese di marzo un gruppo di 12 studentesse e studenti universitari provenienti da diversi atenei italiani, francesi e tedeschi hanno aderito al programma “Youth for Energy Futures” organizzato dalla fondazione tedesca “Heinrich Boll” in collaborazione con la ONG francese Virage Energie. La Fondazione, attraverso le sue iniziative, si propone di promuovere lo scambio e la cooperazione per una transizione ecologica giusta tra i diversi attori della società civile. E tra i vari luoghi da conoscere e visitare inseriti in questo programma internazionale c’era anche il Bosco delle Querce, uno prescelti in Italia (c’erano anche un polo di logistica a Torino e un deposito di autobus elettrici e un laboratorio di pompe di calore a Milano) proprio per il valore che rappresenta. Il viaggio-studio dei ragazzi ha anche interessato la Ruhr in Germania e Hauts-de-France in Francia. L’obiettivo era sensibilizzarli sulle trasformazioni in corso nel settore energetico, industriale e della mobilità per far fronte ai cambiamenti climatici. Durante la visita al Bosco delle Querce grazie alle guide di Legambiente i partecipanti hanno potuto approfondire le conseguenze ambientali dell’incidente dell’Icmesa, le normative che sono poi sorte e come può un luogo interessato da un disastro di così vaste proporzioni essere pienamente recuperato e, in sicurezza, messo a disposizione della collettività. E da ciò che si evince dal questionario compilato dagli studenti al termine dell’esperienza è stata proprio la visita al nostro Bosco (assieme alle visite alle miniere di carbone) quella più gradita e “formativa” in termini di soddisfazione espressa. Proprio nei giorni scorsi gli universitari hanno presentato davanti ai rappresentanti del Parlamento europeo e delle ONG un ricco rapporto conclusivo che include anche la parentesi sevesina.
Ultimo aggiornamento: 8 maggio 2024, 10:17