Contratti di locazione a canone concordato

Servizio attivo

Il contratto a canone concordato (L. 431/98) agevola sia gli inquilini che i proprietari offrendo prezzi calmierati per gli inquilini e supportando i proprietari attraverso agevolazioni fiscali.

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A chi è rivolto

E' rivolto a proprietari di immobili ad uso abitativo ed a inquilini.

 

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Descrizione

È la legge n. 431/1998 a spiegare come funziona il contratto d’affitto a canone concordato e quali sono i requisiti generali.

L’articolo 2 al comma 3 stabilisce che, in alternativa ai contratti d’affitto a formula libera, quelli a canone concordato prevedono che il costo della locazione sia fissato secondo quanto previsto dagli accordi locali delle organizzazioni della proprietà edilizia e delle organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.

Tra i requisiti previsti c’è anche la durata: i contratti a canone concordato prevedono la formula 3 anni+2 anni e, a seguito della proroga biennale, le parti possono concordare il rinnovo a nuove condizioni della locazione ovvero la rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all’altra parte almeno sei mesi prima della scadenza.

In mancanza della comunicazione il contratto è rinnovato tacitamente alle medesime condizioni per un ulteriore biennio.

Cosa significa canone concordato

Il proprietario dell’immobile non può scegliere liberamente il prezzo dell’affitto, ma deve fissarlo tenendo in considerazione un range specifico, fissato dall’accordo territoriale di riferimento per il proprio Comune.

Il calcolo effettuato, che deve tenere in considerazione il totale della superficie calpestabile dell’immobile, così come altri elementi accessori (ad esempio la presenza del balcone o dell’ascensore, ecc..) deve essere confermato da una delle associazioni rappresentative di categoria.

Per i contratti d’affitto non assistiti dalle associazioni rappresentative di categoria, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che ai fini di beneficiare della agevolazioni fiscali previste, sarà necessario richiedere alle organizzazione firmatarie degli accordi territoriali il rilascio di un’apposita attestazione.

Tale documento serve per certificare che il contenuto del contratto è conforme a quanto previsto dall’accordo territoriale e che quindi rispetta i requisiti previsti per l’applicazione delle agevolazioni fiscali previste.

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Come fare

Per stabilire il canone concordato relativo ad un alloggio, occorre consultare l'Accordo locale del territorio sul quale è sito l'immobile.

Per ottenere l'agevolazione IMU, occorre presentare istanza online.

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Cosa serve

Per accedere al servizio, assicurati di avere:

  • SPID (sistema pubblico di identità digitale), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS)
  • tutta la documentazione prevista per la presentazione della pratica.
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Cosa si ottiene

Previa istanza, a tale tipologia di contratto di locazione si applica l'aliquota IMU agevolata, secondo quanto stabilito a livello comunale.  

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Tempi e scadenze

Una volta registrato, il contratto di locazione a canone concordato deve essere trasmesso congiuntamente all'istanza, completa di allegati.

L'agevolazione IMU sarà considerata a partire dalla successiva rata.

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Canale digitale:

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Condizioni di servizio

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Contatti

Telefono (Centralino, Selezione 5, Selezione 1) : +39 0362 5171,5,1

Ultimo aggiornamento: 18 novembre 2024, 12:42

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