Medaglia d'argento al merito civile alla memoria di Carlo Galante

Scomparso nel 2004, in occasione dell'incidente dell'Icmesa fu protagonista di un atto eroico

Data :

28 giugno 2024

Medaglia d'argento al merito civile alla memoria di Carlo Galante
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Descrizione

Venerdì pomeriggio il Prefetto di Monza Brianza, la dott.essa Patrizia Palmisani con il Sindaco Alessia Borroni ha consegnato a Elsa Galante, la medaglia d'argento al merito civile alla memoria di Carlo Galante, padre di Elsa, sevesino, scomparso nel 2004.
Carlo fu protagonista in occasione dell'incidente alla Icmesa nel luglio del 1976 di un atto eroico. Lo racconta bene nel suo libro I Giorni della diossina Francesco Rocca. L'ex Sindaco di Seveso scrive: "La presenza degli operai addetti a quel servizio aveva evitato un disastro peggiore il sabato 10 Luglio. 'Sono entrato nel reparto B dove c'è il reattore - mi disse in seguito l'operaio Galante, un uomo massiccio dalle braccia forti - Era pieno di nebbia. Sa che spavento, quando abbiamo sentito il fischio e visto quel getto di vapore che schizzava nel cielo. Con la maschera e in camiciola ho azionato la valvola del raffreddamento, se no veniva fuori tutto'. Se fosse stato preso dalla paura, cosa sarebbe avvenuto?".
La domanda che si pone Francesco Rocca al termine del paragrafo spiega l'importanza del gesto compiuto da Carlo Galante che evitò una tragedia dalle proporzioni ancora più grandi di quella che effettivamente fu.
"Un atto di puro eroismo, di grande coraggio, di enorme senso di responsabilità nei confronti dei suoi colleghi di lavoro, dell'azienda per cui prestava servizio e soprattutto dell'intera comunità" spiega il Sindaco Alessia Borroni"Questa è un'onorificenza importante per la città di Seveso, dall'alto valore simbolico perché ricorda un uomo che con spirito di sacrificio ha messo a rischio la sua vita, in un contesto di estrema gravità, per salvare quella degli altri. Non ho dubbi nel dire che Carlo sia un eroe, ma soprattutto un esempio per tutti, anche per le nuove generazioni che attraverso questa medaglia al merito civile verranno a conoscenza di questa storia che oramai risale a quasi mezzo secolo fa".
"Iniziammo a preparare tutta la documentazione nel 2016, abbiamo completato le richieste nel 2017 e abbiamo atteso. Fino a tre settimane fa quando ci è stata comunicata la notizia che mio papà Carlo sarebbe stato insignito di questo riconoscimento alla memoria. Per me e tutta la nostra famiglia è una cosa bellissima. Per mia sorella Maria Grazia e per i miei fratelli Maurizio e Piergiorgio che da un anno non è più con noi. Ma soprattutto per i nipoti che erano molto legati al nonno e che nel 1976 non c'erano" dice la figlia maggiore Elsa, anche lei residente a Seveso che traccia un ritratto del padre. "Carlo era un uomo schivo, non voleva apparire, spesso hanno richiesto una sua intervista. Si merita questa onorificenza, gli è dovuta per il coraggio che dimostrò in una situazione che avrebbe potuto prendere qualsiasi piega, anche la più irreparabile".

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